giovedì 14 luglio 2011

Cy Twombly



"Il mio tratto è fanciullesco, non infantile. È molto difficile fingere...ottenere la qualità necessaria per proiettarti nel tratto del bambino. È una cosa che devi sentire dentro"


Edwin Parker, Jr., per tutti "Cy" - soprannome preso a prestito del grande giocatore di baseball Cy Young, è lo stesso di suo padre che fu lanciatore dei Chicago White Sox – ci lascia in eredità un patrimonio artistico tra i più eterei, e profondi. Lui, con Robert Rauschenberg e Jasper Johns, fu uno dei grandi pittori dell'espressionismo astratto dell'America del secondo dopoguerra, portavoce di una pittura segnica, vibrante, ermetica e profondamente umana. Piccoli tratti, macchie, umori cromatici tra i più indecifrabili, "graffiti", grafismi: questo il lessico del grande Cy, tra i pochi a raccontare, con una scrittura pittorica enigmatica, tanta storia dell’uomo del presente.



"Il mondo dell'arte ha perso un vero genio e un talento assolutamente originale, e per i fortunati che lo hanno conosciuto, un grande essere umano”( Larry Gagosian)

Lexington, 25 aprile 1928 – Roma, 5 luglio 2011

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