giovedì 14 luglio 2011

un pò di greguerias…….

"Perché si chiamano greguerías? Scoperto il genere mi resi conto che bisognava trovare una parola che non fosse riflessiva né troppo usata, per battezzarlo a dovere. Allora infilai la mano nella grande urna delle parole e affidandomi al caso, che è il padrino di battesimo delle trovate migliori, estrassi una pallina... Era greguería, e mi tenni quella parola perché suonava bene e racchiudeva segreti nel suo sesso. Schiamazzo, trambusto, parlata incomprensibile e confusa: è quello che gridano le cose." 

Ramón Gómez de la Serna

La cosa più importante della vita è non esser morto.

Se uno conosce troppo se stesso, smette di salutarsi.

La medicina si offre di curare tra cent’anni quelli che stanno morendo adesso.

Un secondo è un secolo in miniatura.

Se si potesse sfruttare la noia disporremmo della più potente fonte di energia.

Non bisogna lasciare le forbici aperte perché potrebbero tagliare il filo del destino.

Nulla torna, ma tutto si somiglia.

L’amore nasce dal desiderio improvviso di rendere eterno il passeggero.

Quella donna mi ha guardato come si guarda un taxi libero.

Quel che difende le donne è che pensano che tutti gli uomini siano uguali, mentre ciò che perde gli uomini è che credono che tutte le donne siano diverse.

Il tram approfitta delle curve per piangere.

La lucertola è la spilla dei muretti.

I laghi sono le pozzanghere rimaste dopo il diluvio.

Le parentesi cadono dalle ciglia di chi scrive.

Il primo bacio è un furto.

Russare è sorbire rumorosamente minestra di sogni.

Leggi e pensa, che per non pensare hai dei secoli.

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