lunedì 23 gennaio 2012

Felicità respirabile

illustrazione Josephine Wall


Non c'investì come un vento gagliardo, non incendiò roveti,
non ci costrinse a volgere altrove lo sguardo
tremanti di sgomento, sopra una terra sacra.
Fu una brezza dolcissima, appena percettibile
in un trasalimento di foglie e nell'assenso dell'erba.
carezza sui capelli e farfalla di luce
posata a un tratto su una crespa d'acqua.
E noi la conoscemmo dalla pace
che ci avvolse profonda-come di agnelli al meriggio,
quando null'altro conta fuorché il solare senso di esistere.
Non fu la mente, infatti, ma il nostro corpo stesso che per primo l'accolse
in larghi sorrisi di vita: felicità respirabile.
Margherita Guidacci

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