sabato 7 gennaio 2012

Fotopoesia



Manuel Alvarez Bravo e Thomas Farkas all’Istituto Moreira Salles di Rio


"Le fotografie del grande fotografo messicano vanno dagli anni venti del secolo scorso fino agli anni ottanta. Ma la maggior parte di esse sono da ascriversi alla prima metà del secolo. Il concetto di “Fotopoesia”, titolo della mostra, è assolutamente condivisibile. Si tratta di immagini bellissime poetiche di un mondo che non esiste quasi più. Immagini dotate dell’invincibile fascino del bianco e nero . Alle immagini di Alvrez Bravo si affiancano quelle di un altro grande fotografo Thomas Farkas, di origine ungherese e naturalizzato brasiliano, a sua volta influenzato dall’opera di Alvarez Bravo.



Il periodo a cui si riferiscono le immagini esposte fu estremamente prolifico anche per la cultura in generale. Sull’onda di rivoluzioni sociali, compresa quella messicana, si formarono molti artisti e grandi personaggi che crearono movimenti artistici e culturali. Lo stesso fotografo messicano oltre a paesaggi urbani e rurali e gente comune fotografò personaggi come Frida Khalo, Guillermo Khalo, Andrè Breton, Leon Trotsky, Sergei Eisenstein e molti altri. Visitare mostre del genere non è solo un nutrimento dell’anima per appassionati di fotografia e arte, ma anche un’immersione totale nella storia moderna documentata dalla fotografia.


Non sarà certamente semplice per residenti in Italia visitare una mostra dall’altra parte del pianeta, questo è ovvio, ma è interessante segnalare comunque questi eventi culturali (di cui il Sudamerica in generale è ricco) per la seguente ragione. La mostra in oggetto è totalmente prodotta da un ente privato, per l’appunto l’Istituto Moreira Salles, di proprietà dell’omonima importante famiglia brasiliana. L’edificio, progettato dall’architetto Olavo Redig de Campos, immerso nel progetto paesaggistico del grande Roberto Burle Marx, fu teatro, nella seconda metà del XX secolo, di importanti incontri di alto profilo politico. Oggi è diventato una sede espositiva multifunzionale con una ricca programmazione, una radio e diversi archivi fotografici, musicali e letterari. Ma è interessante notare come gli eventi espositivi e culturali non solo siano autoprodotti, ma anche gratuiti nella maggior parte dei casi, come la mostra attualmente in corso. L’istituto inoltre è disponibile a valutare proposte di alto profilo anche provenienti dall’Italia, un’opportunità sulla quale ci stiamo già attivando personalmente." Mauro Villone

Per ulteriori info inviare mail a: info@turinphotofestival.com


Nessun commento:

Posta un commento