venerdì 17 febbraio 2012

Vik Muniz

“E’ un po’ un punto di vista diverso a cui non si è abituati, un tipo di arte dove si pianifica, si gestisce, si organizza, si ragiona in larga scala , che il momento in cui una cosa si trasforma in un’altra è magico” Vik Muniz




Vik Muniz è un famoso artista brasiliano che vive negli stati uniti da una ventina di anni, e che recentemente è uscito fuori dalla nicchia degli artisti “alternativi” balzando all’attenzione del grande pubblico per il film lixo extraordinário che è stato nominato agli ultimi Oscar . Il film parla della genesi di alcune opere d’arte di Muniz fatte mettendo insieme la spazzatura e fotografandola dall’alto ad alcuni metri di distanza. Ma a parte la cosa tecnica e il fascino di vedere come il rifiuto si traforma in arte (e come è possibile fare cose belle a partire dal niente) il film ha anche una funzione sociale, perché è soprattutto un documentario che narra le vicende quotidiane dei lavoratori di una discarica brasiliana (i catadores de lixo) , vuole informare sulle condizioni difficili di questi lavoratori ultimi, ed è anche un gesto concreto di solidarietà, visto che i proventi sono stati destinati al miglioramento delle condizioni di vita di queste persone.



Lui è uno sperimentatore che inventa cose su cose da molti anni, sempre evitando i supporti tradizionali: ad esempio invece della classica pittura ad olio su tela (solo per dire la tecnica più conosciuta e diffusa al mondo) lui “dipinge” piccole opere con lo zucchero, o con il burro di arachidi, o con la cioccolata liquida, o salendo di dimensioni, “dipinge” mettendo insieme oggetti, anche molto grandi. Alcune opere arrivano infatti a dimensioni ragguardevoli, come il trittico che rappresenta il mondo, realizzato con i rifiuti tecnologici (vecchi computer, periferiche, telefoni ecc) e che misura circa 50 x 210 metri. Un’arte che insegna a vedere le cose diversamente.

lixo extraordinário ( Waste Land) film, prodotto nel 2010 da Gran Bretagna e Brasile, con la regia di Lucy Walker, Karen Harley e João Jardim, ha vinto il Sundance Film Festival nel 2010.


fonte http://brasilcotidiano.wordpress.com


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