domenica 13 novembre 2011

PENSIERO D'AUTUNNO



”Fammi uguale, Signore, a quelle foglie
moribonde, che vedo oggi nel sole tremar
dell'olmo sul più alto ramo. Tremano, sì, ma non
di pena; è tanto limpido il sole, e dolce il
distaccarsi dal ramo, per congiungersi alla terra.
S'accendono alla luce ultima, cuori pronti
all'offerta; e l'agonia, per esse, ha la clemenza di
una mite aurora. Fa ch'io mi stacchi dal più alto
ramo di mia vita, così, senza lamento, penetrata
di Te come del sole.”
Ada Negri




È autunno. Quante foglie vediamo come Ada, staccarsi dal ramo, volteggiare di fronte al sole e ballare la loro ultima danza. Ma non è una danza triste e non armonica per la paura: il tramonto appare per loro l’aurora. Ada osserva e prega il Signore di lasciare così l’albero della sua vita, senza agonia, grazie all’esistenza certa di un Dio di pace.

2 commenti:

  1. bellissima poesia... ma potresti fare una descrizione più dettagliata x studiarla x l'esame? me lo ha kiesto la proff... io non la riesco a trovare...
    grazie :D

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