mercoledì 9 novembre 2011

Domani il sole dovrà camminare da solo-Nahui Olin




"Non ho rimpianti. Non farei altro che ciò che ho fatto. E amerei gli stessi cabrones che ho amato, perché finchè è durato l’amore non ho avuto il tempo di chiedermi come si sarebbero comportati un domani. E amerei gli stessi caballeros, perché per quanto effimera sia stata l’emozione e per quanto crudele il distacco, la morte che me li ha tolti non mi ha strappato di certo il ricordo, né ha potuto annullare il vissuto. Perché l’amore che ho vissuto non me lo può togliere nessuno, neppure tu, Pelona, la Gran Calavera Sonriente..." ( dal  libro di Pino Cacucci)


Una bella donna, la più bella donna di Città del Messico quando a Città del Messico c’erano le più belle donne del mondo. Una donna che sfidava le convenzioni. Una donna che voleva amare ed essere amata. Una pazza donna illuminata dal sole.
Domani il sole dovrà camminare da solo, sono le ultime parole di Marìa del Carmen Mondragòn Valseca - in arte Nahui Olin
Leggendaria la storia di Nahui, figlia amatissima del generale Mondragon. Carmen mal tollera il conformismo vittimista della madre e l’ambigua rigidità del padre. Per uscire dalle maglie della famiglia, sposa senza passione il bel cadetto Manuel Rodriguez Lozano, tormentato bisessuale. Manuel ha da Carmen un figlio che muore infante in circostanze misteriose.
Dopo un lungo periodo in Europa e la morte del generale, Carmen torna in Messico e comincia a dipingere: ha relazioni con tutti gli artisti più inquieti di Città del Messico, scrive poesie, posa per i murales di Diego Rivera e per un grande fotografo come Edward Weston, e si lega all’umorale e violento pittore e vulcanologo Gerardo Murillo, in arte Dr Atl. Follia, morbosità, turbini di gelosia e sottomissione, sensi scatenati e affetti incatenati sono gli ingredienti che hanno fatto della love story di Gerardo e Carmen una torrida leggenda.
Personaggio straordinario di questa donna poi caduta nell’oblio. da forma e ritmo ad una grande storia di anime in rivolta contro il mondo e contro se stesse, anime dentro e fuori la Storia che hanno accarezzato un sogno di libertà così alto da essere imprendibile.




2 commenti:

  1. scusate se mi intrometto, ma... quel brano riportato all'inizio non è stato mai scritto da Nahui, l'ho scritto io nel romanzo su di lei, insomma, sono frasi che ho inventato immaginando il suo stato d'animo prima di morire, e Nahui non ha lasciato alcuna lettera o testo con quelle parole. Non vorrei che qualcuno lo scambiasse per un originale scritto da Nahui Olin.
    Inoltre, c'è un errore: la Gran Calavera (teschio), e non cavaliera...
    un saluto amichevole
    Pino Cacucci

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