giovedì 26 maggio 2011

Ai Weiwei 艾未未


«Cosa possono fare più di mettermi al bando, rapirmi o imprigionarmi? Potrebbero forse costruire la mia sparizione nell'aria, ma non hanno creatività o immaginazione»

Ai Wei Wei (Pechino, 1957) artista, designer e attivista cinese è stato arrestato il 2 aprile 2011, per essere detenuto in una località segreta, senza che fossero diramate notizie sulle sue condizioni.
I principali musei del mondo (tra i quali la Tate Modern di Londra, che ne ha ospitato l'esposizione "Sunflower Seeds") hanno proposto in suo favore una petizione online, che ha raccolto l'adesione di migliaia di persone: la petizione esprimeva la preoccupazione nel vedere minacciati i diritti e la libertà di espressione in Cina e auspicava l'immediata liberazione dell'artista.


Il motivo? Ai stava portando avanti un'indagine sulle cause del crollo delle scuole che ha provocato la morte di 5mila studenti durante il terremoto nel Sichuan del 2008.
Wei Wei non si considera un artista politico ma un artista che vuole parlare degli aspetti fondamentali della vita. Trent'anni di sfrenato materialismo hanno intaccato il passato millenario del paese portando la popolazione ad un continuo cambiamento, ad una continua riproposizione di valori e prospettive.
Lavora materiali "antichi" come il legno, spesso riutilizzando oggetti in legno di uso comune.
In conclusione i temi ecologici si affiancano nell'artista alla denuncia e ad un'aggravata riflessione sullo stato del mondo e dell'uomo.






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