lunedì 16 maggio 2011

Henri Michaux

" Non amano la luna, i Nuctes. Da lei si nascondono per ridere nel buio. Ridono piano, raccolti in gruppi, e mandano un particolare brusìo che gli abitanti del luogo scambiano per un fruscìo d’erba. A ogni risata, lentamente, qualcosa si stacca dal loro corpo. All’inizio questo accade con le mani.
Le mani restano lì, nel buio, poi vengono divorate da microscopici insetti o macerate dall’acqua, che le riassorbe nei suoi cerchi. In poche ore non c’è più traccia nemmeno dei polsi.
All’inizio sembrano rimpiangerle, muovono le braccia come se dovessero ancora usarle, poi se ne dimenticano, e riprendono a camminare, come fanno da sempre.
Ovviamente, si nascondono ancora dalla luna e, appena possono, riprendono a ridere, nascosti nell’erba. E’ allora che cominciano a perdere, con brevi spasmi delle spalle, anche le braccia. Più rapidamente delle mani, le braccia scompaiono, riassorbite dalle paludi. I Nuctes, quasi senza provare dolore, si rimettono in cammino.
...I Nuctes non sono mai nati. I Nuctes non sono. Ma lasciano qualche traccia."
(Il mondo dei Nuctes , un inedito di Henri Michaux ,1974)




Henri Michaux ( 1899 / 1984) scrittore, poeta e pittore belga naturalizzato francese, surrealista sebbene, tuttavia, egli non abbia mai fatto parte del movimento.
Viaggia in Africa, Ecuador, Turchia, Italia, Asia, poi i viaggi immaginari, e i viaggi che si possono fare con le droghe. Malgrado tutti questi sforzi per modificarsi, alla fine lui stesso confessa che «le sue ossa, fregandosene di lui, hanno seguito ciecamente il suo destino famigliare, razziale, europeo».
I suoi acquerelli, guazzi, inchiostri e oli si svolgono nel filone dell'arte informale, mutuando dal surrealismo la poetica della scrittura automatica, nel rifiuto, quindi, di qualsiasi “messaggio” deliberato. Le storie d’inchiostro del pittore e poeta sono animate da segni in trasformazione, da gesti in movimento. Nel disegno la sua scrittura si legge con lo sguardo rivolto alle sue articolate diramazioni e al ritmo dei frammenti.
E' fra i protagonisti della mostra "parole & figure" al Museo Villa dei Cedri di Bellinzona di Chieti fino al 17 luglio 2011,


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