domenica 22 maggio 2011

I "Sorrisi" Giorgio Kienerk

Ridiamo con chi ride
Leon Battista Alberti

I "Sorrisi" di Kienerk sono delle "macchie", immagini costruite su un rapporto di vuoto/pieno" , in cui la riconoscibilità della forma è affidata alla sagoma di un unico colore, in contrasto con il fondo, sagoma che marca le zone essenziali, in una economia percettiva.
Kienerk dà corpo al 'sorriso della Belle Epoque', un atteggiamento dello spirito positivo e ottimista, fiducioso verso la razionalità, la scienza e il progresso, ma anche attratto dall'inebriante neopaganesimo dei costumi, dal vitalismo fantastico, dalle seduzioni dell'esoterismo e delle scienze occulte. I "Sorrisi" recano l'impronta di una lieve ambiguità, espressa nei diversi sedimenti iconografici che, coscientemente o meno, l'artista sembra riversarvi: echi rinascimentali e botticelliani nelle volute dei capelli.



Queste macchie senza contorni disegnati come lui stesso le chiama, non sono più illustrazioni, sono indipendenti da un testo e contengono in se il loro significato. Ecco volti sorridenti, i Sorrisi, ecco ritratti sincopati, copertine, e rèclames. Si sta affermando il nuovo genere del cartellonismo.





2 commenti:

  1. AFFASCINANTI...
    MARIA LUISA SANTELLA

    RispondiElimina
  2. il commento della grande maria luisa santella ci onora.Grazie maria che ci leggi!!!

    RispondiElimina