sabato 7 maggio 2011

Il parco esoterico del clown




Non osai dire a Grock che non avevo mai visto un edificio più imbarazzante”: così si esprimeva Orio Vergani dopo aver visitato il parco e il “castello” che il clown svizzero Karl Adrian Wettack, in arte Grock, si era fatto costruire tra il 1927 e il 1933 sulle alture di Imperia; in una località aperta verso il mare, e allora isolata dal resto della città.
Era infatti frutto di una personale rielaborazione, da parte di Grock, di diverse componenti culturali, come esoterismo e tradizione massonica; di immagini architettoniche recepite nei suoi viaggi in Ungheria, Russia e Catalogna; della volontà autocelebrativa che lo spingeva a creare qualcosa di nuovo ed unico, quindi degno del Re dei Clown, quale egli era.
Gli esterni sono fatti per stupire: spaziosi loggiati dalle colonne panciute e scolpite con simboli, innumerevoli affreschi dai riferimenti esoterici, terrazze infinite sul mare… tutto è stato pensato, progettato e voluto con precisione quasi maniacale dal padrone di casa.
Nel parco vengono realizzate importanti installazioni idrauliche con sistema a circolo chiuso considerate allora d’avanguardia, a cominciare dalla straordinaria fontana dai complicati giochi d’acqua situata al fondo del viale principale e collegata al laghetto sottostante. Sulla sua isoletta centrale, unita da un ponticello di ispirazione orientale, si erige una gloriette dall’imponente cupola.
Oggi è parco comunale e sede di una associazione culturale.









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