giovedì 15 marzo 2012

Doris Salcedo - preghiera muta


«Ma non mi illudo che l'arte possa sanare un conflitto o cambiare una mentalità. È importante coltivare la cultura del proprio popolo, ed è anche per questo che io rimango a vivere in Colombia: a New York o a Londra mi sentirei in esilio. L'arte però può essere efficace solo sul lungo termine e non su di un piano pratico. Serve per preservare la memoria e aiutarla: c'è chi dice che non si può rappresentare un olocausto. Io invece penso che certe cose non dovrebbero mai, mai venire dimenticate, e questo è anche mio compito».


Dal 15 marzo, al 24 giugno al Maxxi di Roma l'artista colombiana Doris Salcedo presenta al pubblico 'Plegaria muda' (preghiera muta). Un'installazione costituita da oltre 100 coppie di tavoli,i quali hanno una proporzione strana: circa cinquanta centimetri di larghezza per due metri o poco più di lunghezza. Non sono tutti uguali e in questo ricordano delle persone. Non sono neanche posti in modo regolare: qui tre risultano accostati, là si presentano isolati, anche se tutti sono perpendicolari alla parete oblunga della galleria e appaiono come uno strano branco statico. Il cemento tra loro è colorato di marrone e sembra terra. Uno dei tavoli poggia le gambe a terra, l'altro tavolo lo bacia attraverso il cemento e porta le gambe verso l'alto.
Piccoli fili verdi di erba sottile bucano il legno e crescono , così in questo posto pieno di tavoli senza sedie, né acqua né cibo , c'è un richiamo alla morte ma anche un accenno di vita , che anche se debole, tanto quanto può esserlo l'erba cresce sopra le rovine .
L'artista si ispira alla tragedia delle morti violente che si consuma nella sua terra d'origine, la Colombia, ma porta un messaggio che va oltre le barriere geografiche.

"Si tratta di un'installazione molto drammatica che evoca sensazioni profonde. Doris riesce a rappresentare non solo il dramma che si consuma nella sua terra, ma lo trasforma nel dramma universale della morte e della violenza. Pero', la vita riesce sempre a riemergere e a forare il muro dell'indifferenza". Pio Baldi presidente della fondazione


La Salcedo artista di grande forza espressiva e impatto emozionale, sensibile alla violenza gratuita e insensata che si ripete in ogni parte del mondo.



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